Blog

A ognuno la sua Hygge!

È il momento di godersi la casa sotto una luce nuova

A volte mi sono sentita ridicola quando mi soffermavo a guardare un raggio di sole che entrando dalla finestra squarciava le coperte scombussolate della mattina in camera mia, quando mi compiacevo di come una tazza di un delicato rosa polvere si abbinasse bene con la schiuma del cappuccino, quando mi soffermavo a guardare una composizione: una sedia, l’angolo di un tavolo, una tazza fumante…

Amo le piccole cose, adoro i dettagli e mi piace osservare, capire cosa mi infonde calma o serenità, osservare quella cosa e goderne, soffermandomi anche qualche minuto.  È una cosa strana in effetti: come può una tazza fumante con un raggio di sole che la attraversa darti pace, piacere, soddisfazione? Può, eccome.

In alcuni situazioni poi sentivo che quel particolare momento era semplicemente perfetto: una coperta morbida, il camino acceso, i miei calzini più caldi e fuori dalla finestra la pioggia e il freddo. Piccoli momenti di magia in cui tutto è al posto giusto e vorresti prolungare quel momento il più possibile. Ma i momenti sono momenti e per definizione durano solo qualche attimo.

Però, se sappiamo come creare questi momenti, come provocarli, come sognarli e poi farli diventare realtà, anche se durano poco possiamo viverne tantissimi e provare piacevolezza e benessere soprattutto quando siamo all’interno della nostra casa. I momenti piacevoli ci trasmettono armonia ed energia positiva.

Tutti questi momenti si possono tradurre in una parola: intimità.
Ho scoperto qualche anno fa un libro che per qualche mese è andato molto di moda: “Hygge, la via danese alla felicità”. Grazie a questo libro ho scoperto che non sono io ad essere strana, ma che quello che vivo e provo fra le mura domestiche esiste ed è una “scienza” provata.
Hygge è una parola danese che non ha una traduzione letterale definita ma noi possiamo descriverla come “l’arte di creare intimità”.

Hygge significa sentirsi a casa (anche se non sei propriamente a casa tua), sentirsi al sicuro, sentirsi protetti. Una sensazione bellissima ed appagante!

E l’intimità si crea attraverso elementi d’arredo, tessuti, colori, suoni, atmosfere. Componendo piccole “scenografie” ma anche compiendo piccoli gesti.

Se sai farti rendere felice dalle piccole cose sei una persona molto molto ricca. E fortunata.

Uno degli elementi fondamentali per creare intimità è la luce. Obbligatoriamente luce calda, pacata, morbida. Una luce educata e rispettosa. La luce delle candele è così.

Qualche candela naturale (meglio se non profumate artificialmente o troppo colorate) da posizionare raggruppate in qualche angolo della casa. Ma anche la luce di una lampada da tavolo con un bel paralume che lascia filtrare una luce soft.

Io ho un mio “set luci”, quando arriva la sera spengo i punti luce principali (i lampadari sulla tavola e i faretti a soffitto in corridoio) e accendo 6 piccoli punti luce distribuiti in soggiorno.
Tutti a luce rigorosamente calda.

Uno perché crea delle proiezioni sulle pareti fantastiche. Questa l’ho realizzata in una puntata di Detto Fatto, se volete vedere come costruirla cliccate qui (video n. 7) . È semplicissimo!

 

 

 

 

 

L’altra è stata per una vita a casa di mia mamma, poi lei si è stancata di vederla e l’ha regalata a me, ha degli uccellini dipinti a mano e un paralume gigante.

Un’altra è accanto alla televisione e mi piace perché è in rattan e disegna con la luce tutto ciò che la circonda, poi io amo i materiali naturali…

Un’altra perché è una lampada di design che mi hanno regalato degli amici ai quali tengo molto, la May Day di Flos che tengo sul piano della cucina

Ogni volta che entro nella stanza con questo “set luci” acceso mi soffermo a guardare e mi rilassa moltissimo.  È un piccolo momento di felicità emozionale, di armonia e conforto. Se poi c’è anche il caminetto acceso l’effetto è amplificato.

“C’è un bar proprio di fronte al mio appartamento. Fanno un caffè pessimo. Sa di pesce e costa 5 euro. Eppure ogni tanto ci vado. Hanno un caminetto: è hygge”
(tratto dal libro “Hygge” di Meik Wiking).

Questo fa capire quanto l’atmosfera sia importante in qualsiasi nostra scelta.

Il bello della Hygge è che è democratica, tutti possono averla. Che sia proprietario di una casa da favola o di un piccolissimo appartamento in condominio.

Ognuno sceglie “i suoi dettagli” che creano armonia e benessere. Si tratta di un concetto intangibile, difficile da spiegare ma meraviglioso da vivere. Ed è perfetto viverlo sia da soli che in compagnia.

Riprendendo in mano questo libro, conservato fra i miei preferiti, e rileggendolo in questo periodo difficile (marzo 2020) un titolo più degli altri mi ha colpita:

Sì, quello che provi creando un momento Hygge è come un caldo abbraccio senza toccarsi. In questo periodo in cui dobbiamo stare tutti a due metri di distanza è una frase che mette i brividi.

Sapete cosa regala la stessa sensazione? Accarezzare un animale. Un cane, un gattino, un pulcino. Quando lo coccoliamo ci sentiamo al caldo, al sicuro, percepiamo calore. Ci sentiamo connessi con un altro essere vivente.

Provate a creare la vostra Hygge. Qualche piccolo oggetto, una luce, un libro, una candela. Vedrete che vi darà piacere soffermarvi a guardare quel piccolo angolo tutto vostro e ne vorrete creare altri nelle varie stanze della vostra casa.

Se poi avete voglia di mandarmi una foto del vostro “angolo Hygge” mi farebbe davvero un immenso piacere.

Mirna

(email: info@mirnacasadei.it)

 

 

Commenti

  • […] altro post sulla Hygge? Sì, perché mi piace occuparmi di questo argomento perché la Hygge è una cosa che adoro (anche se non ho ancora capito come si pronuncia e nemmeno se sia una parola […]

  • Serena Ambrosini

    Incuriosita da questa parola sono corsa a vedere di cosa si trattasse.. E l’ho subito capita, subito fatta mia. È proprio vero ed è fondamentale vivere in una casa che ci faccia sentire bene ed in pace.. Ho vissuto in più di una casa e ne capisco la differenza.. Ora finalmente ho costruito e arredato una casa che mi mette serenità e gioia nell’entrarci e ad avere cura di lei, così come un po di me..
    Grazie intanto per aver condiviso.. Corro a comprare il libro!

    • mirna

      La nostra casa è un prolungamento di noi stessi! È necessario prendersene cura il più possibile per viverci meglio dentro. Ne ho altri di libri da consigliarti, niente di profondo o filisofico ma piccole pillole di benessere!

  • Monica

    Quanto è vero e ricco di senso il termine “ Hygge” … in questo periodo più che mai, provare felicità dai piccoli dettagli e da una calda atmosfera, direi che è il nutrimento migliore, per ogni periodo è ad ogni stagione… la bellezza della atmosfera hygge… sentire casa ovunque ci sia hygge… Grazie Mirna!

    • mirna

      Riuscire a sentirsi felice per le piccole cose è una vera fortuna. Ci sono persone che non badano ai dettagli e sono sempre scontente. Se si guardassero intorno con attenzione e un po’ di lentezza scoprirebbero quanta meraviglia c’è! Forse è una predisposizione naturale o forse è un atteggiamento che ti viene trasmesso fin da piccolo dalla famiglia. Nel mio caso credo sia la seconda opzione!

  • Chiara Lenzi

    Per un’attimo mi sono rivista nelle tue parole, in particolare quando parli dei punti luce.
    Anch’io ho l’abitudine di spegnere tutto tranne un punto luce molto soft della cucina e una lampada dipinda da mia suocera con un grande paralume…e appena sopra c’e’ uno dei miei quadri preferiti.
    Ogni stanza ha il mio “angolo”del cuore, che osservo, modifico in base alle stagioni…che mi fa stare bene a casa.
    Grazie.

    • mirna

      Hai parlato di un punto fondamentale: le piccole scenografie che componiamo in qualche angolo della casa! Quella credenza con sopra quel vaso e quel rametto che fa capolino. Dietro un quadro, un colore, un tessuto. Un angolo poetico che solo a guardarlo ci fa fare un sospiro. Ma quanto è importante averne più di uno in casa? Qualche anno fa ho comprato un libro di un designer che parla proprio di questo: come creare angoli scenografici da modificare facilmente a seconda delle stagioni. Stupendo!

  • Grazie per queste immense Emozioni che ci offri. In questo periodo di pausa dal lavoro dopo 35 anni tirati, ho imparato ad andare piano e ad assaporare e dare il giusto Tempo al Tempo. Garantisco che si sta meglio. Ho partecipato a Senigallia alla tua Chiacchierata superba sull’Home Staging e ti ho ammirato per la semplicità con cui ci hai affascinato con la tua Luminosità. Grazie ancora, un saluto
    Marco

    • mirna

      Grazie Marco, che belle parole! Credo che in questo momento ci sia bisogno di condividere cose belle. Abbiamo bisogno di sognare, di respirare, di sorridere.
      C’è una frase che mi piace moltissimo e dice: “Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso”. Facciamolo tutti! Fa bene a noi e agli altri.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *