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Ricreare le nostre emozioni del cuore in casa. Perché no?

Il mantra che potrei utilizzare in questo post è… “perché no?”.
Siamo un po’ tutti legati, io direi più imprigionati, nelle convenzioni, usi e costumi. “Questa poltrona è da esterno”, “Questo è il servizio per gli ospiti”, “Questo è il vestito delle occasioni”… Ogni cosa per noi ha una una collocazione e destinazione, ce l’abbiamo già prestampata in testa, poco importa se quell’oggetto utilizzato in quel modo ci fa stare bene oppure no, ci trasmette emozioni oppure no, ci regala benessere oppure no. E nemmeno ce lo chiediamo.
In questi giorni sto preparando il progetto per una serie di mini tutorial televisivi sul tema del relooking e home staging (presto svelerò tutti i particolari di questa bella novità) ed il filo conduttore sarà proprio portare in casa nostra le stagioni e le emozioni.
Quando ho progettato casa mia nel 2007, stavo ragionando su come realizzare il bagno. La prima cosa che ho pensato è: qual’è la sensazione più piacevole che io abbia mai provato legata al bagno? Mi è venuta subito in mente la vacanza in Thailandia. Quando tornavo dalla giornata di mare facevo la doccia con i piedi su listoni di teak, con attorno il blu del mare e il verde di grandi foglie tropicali…
Non ho la vasca, ma ho fatto il possibile per riportare quell’emozione nella doccia di casa mia. Volevo che mi tornasse sulla pelle la sensazione della vacanza ogni volta che ci entravo. E così ho fatto: listoni di teak a terra, una grande parete vetrata, tutto intorno piastrelle blu mare con effetto craquele (che mi ricorda tanto le vacanze) e piante in bagno (anche se di pollice verde ne ho davvero poco!). Ecco il risultato:
L’effetto ottenuto è quello che volevo: fare la doccia nel mio bagno è piacevolissimo. Non che sostituisca una vacanza, ma una briciola di quella bella sensazione ogni giorno, a fine settimana fa un bel mucchietto di belle sensazioni! E allora perché no? N.B. la mia doccia non è mai in ordine come in questa foto… ci sono i giochi di Manuel, le boccette di shampo e balsamo, le spugne appese. Insomma, sono normale!
Da quel risultato sono partita, basandomi su questo tema ed ho pensato di realizzare anche il bagnetto di servizio con colori e soggetti che mi tenessero in contatto con la natura. E’ un bagno piccolo, senza doccia, accanto alla zona giorno. Un vicino di casa del mio compagno fa il pompiere e in quei giorni avevano dovuto tagliare dei grossi alberi. Ho visto queste porzioni di tronchi accatastati nel suo giardino e mi è venuta un’illuminazione (me ne vengono molte ogni giorno, magari potessi realizzarle tutte!).
Sono andata a bussare alla sua porta ed ho chiesto il permesso di prenderne uno, ho eliminato la corteccia (mi sarebbe piaciuto tenerla ma piano piano si sarebbe seccata e forse sarebbe caduta) ed ho passato una mano di impregnante. Poi ho fatto tagliare da un falegname una “fetta” lungo tutto il lato posteriore (dico così perché la forma è veramente quella di una fetta di torta).
Ho fatto installare uno scarico mobile così all’occorrenza posso spostare la base in legno per intervenire sulle tubature e sopra ho appoggiato e collegato un piccolo lavandino. Il rubinetto l’ho fatto montare a parete et voilà! Ecco il lavoro finito:
Quasi finito direi, perché non ho ancora trovato un portalampada adatto (tanto abito qui solo da 7 anni, è ancora presto per decidere i punti luce!). Ho completato l’effetto “colori della natura” verniciando le pareti con i toni del tortora e montando una tenda con stampe a foglie, legata ad un grosso bambù al posto del classico bastone tenda.
Troppo giungla? A me piace così tanto! Come ultimo tocco ho comprato una porta scorrevole da poco prezzo in un outlet di porte fallate vicino a casa, e sul lato graffiato (per questo era in sconto) ho fatto applicare una mia foto fatta qualche anno prima a Formentera lavorata con Photoshop: l’ho portata in bianco e nero e sgranata un po’ per renderla più neutra in modo che i colori non mi stancassero nel tempo. Eccola:
Anche questa foto mi ricorda una bellissima vacanza nelle Baleari quando ogni giorno, dopo il mare, io e il mio moroso prendevamo la Vespa e andavamo per chiringuiti a fare aperitivo a base di mohito e allioli. E anche qui solo sensazioni positive ogni volta che apro quella porta… perché no?
Ora, per l’inverno che arriverà, ho un obiettivo: montare in soggiorno la mia amaca. Normalmente la monto sotto al portico d’estate e la conservo in una scatola d’inverno, ma se dondolarmi sull’amaca mi fa sentire in vacanza, mi fa sentire libera, perché non ricreare questa bella sensazione anche d’inverno?
Mio fratello lo fa da anni. D’inverno si dondola guardando un film davanti al camino acceso e se chiude gli occhi sogna la Thailandia. Quest’anno voglio farlo anch’io! Anche vivendo in appartamento si può fare: si può trovare un angolo sul balcone della cucina:
Oppure in sala da pranzo:
O nel balconcino della camera da letto per utilizzarla anche nella bella stagione:
…
L’ideale sarebbe avere i ganci in diversi punti della casa, interni o esterni, in modo da poterla posizionare in ogni stagione nel punto giusto per sfruttare al meglio la luce, la corrente, il sole o la temperatura ideale.
Oggi che siamo tutti lì a correre nella nostra “ruota del criceto”, che possiamo permetterci sempre meno di viaggiare, che siamo sempre sotto pressione, perché non rubare un po’ di libertà tutta per noi ogni giorno? Io credo sia necessario. Posso scrivere in maiuscolo NECESSARIO?
In alternativa potrei appendere un’altalena.
Perché no? E’ molto liberatoria. Potrei sentirmi ancora bambina ogni volta che ne ho voglia. E poi, perché solo i bambini possono sentirsi liberi di dondolare su un’altalena? Convenzioni e ancora convenzioni.
Allora, per il momento amiche home stagers, interior designer e architetti, vi invito a darmi suggerimenti e idee per l’illuminazione del bagnetto con albero, ma mi raccomando, rigorosamente low budget perché è il filo conduttore di tutta la mia casa. Troppo facile ottenere un effetto wow comprando Artemide, Flos o Foscarini. Fuori la creatività! A voi la parola…
A presto con altri angoli della mia casa imprevedibile.
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😉
Bravissima Mirna ben detto e ben fatto, come sempre del resto :-)!
Condivido in tutto e per tutto…Anche il desiderata sull’amaca, (che nel mio mondo perfetto immaginario dovrebbe stare anche in tutti i ristoranti etc peraltro 🙂 ) …una domandina: ma per la doccia come hai fatto, lo scavo è un pò sotto il filo pavimento e poi hai messo dei listoni impregnati che si possono levare (x scarichi etc) o come? ancora complimenti!
Grazie Stefania! Sei gentilissima. La doccia sì è qualche centimetro sotto il filo del pavimento. Sopra ho posizionato delle tavole di teak che si possono alzare (è una pedana in due parti altrimenti sarebbe troppo pesante). Così sotto ho potuto dare anche una pendenza accentuata per far funzionare meglio lo scarico. Dimmi se riesci ad appendere un’amaca anche a casa tua! Ti assicuro che l’effetto psicologico è top!
Grazie mille Mirna, ti aggiornerò sll’amaca ! 🙂
Stupendo! Sei una iniezione di energia.:fantastica,liberatoria,ricca di idee,meravigliosa.Adesso mi vado a leggere tutti i tuoi post
Grazie Raffaella! Sono contenta che ti piaccia questo post. Quella di migliorare la vita in casa in tutti i modi possibili è un obiettivo che perseguo da anni. E funziona! Che ne pensi, lo fai anche tu in casa tua?