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Arte, cultura e sfide personali: la favolosa avventura del "Cantiere Artistico"

Dove ero rimasta….
Ah sì, ecco: io e il mio amico Marco Bianchi ci mettiamo al lavoro per organizzare qualcosa nella vecchia fabbrica abbandonata. Puntiamo subito in alto: vogliamo organizzare una mostra d’arte moderna, ad abbassare il tiro si fa sempre in tempo.
Siamo nel mese di luglio e le prime telefonate fiume le faccio solcando avanti e indietro la passerella che porta dallo stabilimento balneare di Marco alla riva del mare di Cesenatico (niente male come ufficio…). Da dove comincio? La prima telefonata la faccio a Mariaelena Forti, amica, giornalista, esperta ufficio stampa, donna di arte e cultura. Le butto là la nostra idea e da lì inizia tutto.
-il cantiere artistico mirna casadei homestaging cesenatico
Fra un pisolino pomeridiano (di Manuel, mica il mio!), una notte insonne e Marco in piena stagione lavorativa, in tre mesi mettiamo in piedi tutto: ricerca sponsor, riunioni con il Comune romagnolo di San Mauro Pascoli (paese natale di Giovanni Pascoli), organizzazione della location, cast artistico, accordi, assicurazioni, permessi, pubblicità. Il Cantiere Artistico” 1^ edizione si farà a fine ottobre durante la festa di San Crispino, patrono dei calzolai, nel paese quartier generale dei più grandi imprenditori del settore calzaturiero: Sergio Rossi, Pollini, Casadei, Grey Mer, Gianvito Rossi, Baldinini, Vicini, Zanotti… Una data significativa per la Romagna.
Io ero sempre in quel bellissimo periodo in cui mio figlio non dormiva mai, né di giorno né di notte, salvo qualche sporadico pisolino a sorpresa. Ma questo progetto mi coinvolgeva troppo quindi tiravo dritto.
Arriva il momento dell’allestimento della fabbrica (la ex Mir.Mar) Come organizzare gli spazi, dove posizionare le opere, come creare la giusta atmosfera. Ricordo un pomeriggio in cui siamo lì a vagare per le stanze fredde e immense dello stabilimento insieme a Maria Cristina Ballestracci, uno degli artisti che esporrà al Cantiere. Io le dico che il giorno dopo non ci sarò quindi il prossimo sopralluogo lo faremo fra due giorni. “Dove vai?” e io “Vedi, sono incinta e devo andare in ospedale…”, lei apre un sorriso gigante ed alza le braccia al cielo in segno di festa per stringermi in un abbraccio gioioso ma poi io finisco la frase “c’è stata un’interruzione spontanea e vado a fare un day ospital per il raschiamento”. L’abbraccio c’è lo stesso ma il significato è diverso. Gesti intensi che legano per sempre un momento importante della tua vita ad una persona in realtà quasi sconosciuta. Comunque dopo due giorni sono di nuovo lì, carica ed operativa. Marco nel frattempo non si è mai fermato, è una macchina da guerra!
La prima edizione è stata sul tema del recupero e gli artisti erano tutti selezionati rigorosamente sul territorio. Esistono degli Artisti in Romagna che nemmeno sappiamo di avere. Ce li portano via le gallerie milanesi e nemmeno ce ne accorgiamo: Claudio Ballestracci, Francesco Bocchini, Dacia MantoVerter Turroni
Il primo Cantiere Artistico è stato un grande successo ed ha aperto la strada ad una lunga storia sempre in crescita (quest’anno si farà la quarta edizione).
Per me è stato un banco di prova, un riscatto personale. Sono usciti moltissimi articoli sia stampa che web, servizi televisivi ed abbiamo fatto il record di presenze. Io che mi sono sempre vergognata a prendere in mano un microfono e a pronunciare una sillaba mi sono messa alla prova e l’ho superata. Io che ho sempre creduto di non essere brava nelle relazioni, ho costruito sulle relazioni il 50% del successo del Cantiere (dell’altro 50% se ne è occupato egregiamente Marco).
Tg3 emilia romagna giovanna greco cantiere artistico mirna casadei
Per vedere il servizio del Tg3 realizzato da Giovanna Greco clicca sul link: https://ilcantiereartistico.com/category/rassegna-stampa/  dal minuto 15:30 in poi.
Alcuni dei mille commenti lasciati dai visitatori:
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Ed è stato proprio durante la manifestazione che lungo i corridoi della fabbrica ho incontrato la mia vicina di ombrellone Giovanna Rossi di Solo Affitti. Ci fermiamo a scambiare due chiacchiere. “Mi sono trasferita a Reggio Emilia” mi dice, “di cosa ti occupi adesso?” le chiedo. Mi risponde “di home staging”.
Attimo di pausa. Le chiedo di cosa si tratta e lei con dieci parole mi racconta che cos’è (ho capito in seguito che quello era il suo azzeccatissimo elevator pitch di 4 secondi per far arrivare subito il messaggio).
Le dico “fermati lì, sistemo due persone e torno, devi spiegarmi tutto!”. E da lì, proprio lì, in quel preciso istante, decido che non ci sarò all’organizzazione del secondo Cantiere perché da quel momento sarò occupata a realizzare un sogno: il mio!
Se vi piacciono questi brevi racconti lasciate un commento e condivideteli sulle vostre pagine social. Vediamo se piacciono anche ai vostri amici!
Appuntamento alla prossima… inizieremo finalmente a parlare di home staging.

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